
Cellule Staminali in Ortopedia: Cosa Sono, Come Funzionano e Quando Utilizzarle – Dr. Franco Giancola
Negli ultimi anni, l’uso delle cellule staminali in campo ortopedico ha rivoluzionato il modo di trattare dolori articolari cronici e lesioni degenerative. Sempre più pazienti, spesso stanchi di soluzioni temporanee o poco efficaci, si chiedono: le cellule staminali possono davvero essere una cura per ginocchio, spalla o altre articolazioni?
In questo articolo scoprirai cosa sono le cellule staminali, come si prelevano, come si iniettano, cosa possono curare e quali sono i pro e contro di questa terapia, con un focus sulle applicazioni per ginocchio, spalla e caviglia.
Cosa sono le cellule staminali mesenchimali
Le cellule staminali sono cellule “primitive” presenti nel nostro corpo con una straordinaria capacità: quella di differenziarsi in altri tipi di cellule (come cellule ossee, cartilaginee o muscolari) e di contribuire alla rigenerazione dei tessuti.
In campo ortopedico si utilizzano principalmente cellule staminali mesenchimali, estratte dal tessuto adiposo o dal midollo osseo, per stimolare la riparazione di tessuti danneggiati come cartilagini, tendini, legamenti e osso.
Come si prelevano ed estraggono le cellule staminali mesenchimali
Uno degli aspetti che genera più curiosità riguarda proprio il prelievo: come si prelevano le cellule staminali?
Esistono due modalità principali:
1. Prelievo dal midollo osseo
Il prelievo avviene tramite aspirazione dalla tibia prossimale, in anestesia locale. Si tratta di una procedura minimamente invasiva e ben tollerata.
2. Prelievo dal tessuto adiposo (liposuzione)
Si effettua una piccola lipoaspirazione dell’addome o dei fianchi. Questo metodo è particolarmente utile per ottenere cellule staminali derivate dal grasso, ricche di potenziale rigenerativo.
3. Una volta effettuato il prelievo, si passa alla fase di estrazione: le cellule vengono isolate e concentrate grazie a tecniche di centrifugazione o filtraggio all’interno di un laboratorio autorizzato o direttamente in sala operatoria con sistemi chiusi e sterili.
Come si iniettano le cellule staminali mesenchimali nelle articolazioni
Dopo l’estrazione, il preparato viene iniettato direttamente nell’articolazione da trattare, come ginocchio, spalla o caviglia. L’infiltrazione puo’ essere fatta sotto guida ecografica per garantire la precisione.
La procedura dura circa 20-30 minuti, non richiede ricovero e consente un rientro alle normali attività in tempi rapidi (in genere entro 24-48 ore).
Cellule staminali mesenchimali: cosa curano davvero?
Le cellule staminali come cura sono utilizzate principalmente per trattare patologie ortopediche croniche o degenerative che non rispondono più bene a farmaci, fisioterapia o infiltrazioni tradizionali.
Ecco cosa possono curare:
Artrosi del ginocchio (anche in fase iniziale o moderata)
Tendinopatie croniche della spalla (es. tendine del sovraspinato)
Lesioni della cartilagine articolare
Instabilità o degenerazioni articolari alla caviglia
Esiti post-traumatici o post-chirurgici con difficoltà di guarigione
È importante sottolineare che le cellule staminali non sostituiscono le protesi, ma possono ritardare o evitare interventi invasivi, migliorando il dolore e la funzionalità.
Cellule staminali mesenchimali per il ginocchio
Il ginocchio è una delle articolazioni più trattate con le cellule staminali. In pazienti con artrosi iniziale o moderata, l’infiltrazione può portare a:
Riduzione significativa del dolore
Maggiore mobilità e autonomia
Rigenerazione parziale della cartilagine
In alcuni casi, si associa anche l’uso di PRP (plasma arricchito di piastrine) per potenziare l’effetto rigenerativo.
Cellule staminali mesenchimali per la spalla
In caso di lesioni tendinee croniche (come la cuffia dei rotatori) o di artrosi gleno-omerale, le infiltrazioni di cellule staminali possono ridurre l’infiammazione, alleviare il dolore e favorire la cicatrizzazione dei tessuti molli.
L’intervento può essere molto utile anche in pazienti giovani o sportivi che vogliono evitare la chirurgia.
Cellule staminali mesenchimali per le articolazioni (anche caviglia)
Oltre a ginocchio e spalla, anche altre articolazioni possono beneficiare di queste infiltrazioni. La caviglia, spesso colpita da esiti post-traumatici o da artrosi precoce, risponde bene al trattamento, soprattutto se associato a fisioterapia mirata.
In generale, le cellule staminali per articolazioni si sono dimostrate un valido supporto in pazienti che vogliono evitare farmaci cronici, recuperare mobilità e ritardare soluzioni chirurgiche.
Cellule staminali mesenchimali: pro e contro
Come ogni trattamento, anche le infiltrazioni con cellule staminali presentano vantaggi e limiti. Ecco un rapido confronto:
✅ Vantaggi
Terapia naturale (derivata dal proprio corpo)
Riduzione del dolore e infiammazione
Recupero rapido e poco invasivo
Possibile rigenerazione tissutale
❌ Svantaggi
Non efficace in tutti i casi (artrosi grave, lesioni molto avanzate)
Costo elevato (non coperto dal SSN)
Risultati non immediati (richiedono settimane o mesi)
Necessità di centri qualificati
FAQ – Domande Frequenti Cellule staminali mesenchimali
Le cellule staminali fanno male?
No, il trattamento è sicuro e ben tollerato, soprattutto perché si utilizzano cellule autologhe (cioè prelevate dallo stesso paziente).
Quante infiltrazioni servono?
Dipende dal caso. Spesso una singola infiltrazione è sufficiente, ma in alcuni pazienti si può programmare un secondo richiamo a distanza di 6-12 mesi.
Dopo quanto tempo si vedono i benefici?
I primi miglioramenti possono comparire dopo 3-6 settimane, ma l’effetto completo si manifesta in genere dopo 2-3 mesi.
Le cellule staminali in ortopedia rappresentano oggi una risorsa concreta per chi soffre di dolori articolari e vuole evitare o ritardare soluzioni invasive.
Se hai problemi a ginocchio, spalla o caviglia e vuoi valutare un trattamento rigenerativo personalizzato, richiedi una consulenza specialistica: insieme valuteremo se questa soluzione è adatta al tuo caso.
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